Maggiolina e la Martesana

Asia
Maggiolina e la Martesana

Visite turistiche

Il fascino della Cassina de’ Pomm dura da secoli: è la più antica Cascina di Milano rimasta intatta. Il suo nome risale al XV secolo quando Francesco Sforza volle lungo il “naviglio piccolo” dei frutteti di mele, i “pomm” appunto. La Cascina era talmente bella che i nobili ci venivano in villeggiatura. Nel Cinquecento la famiglia Marino – De Leyva la ampliò per costruire una villa padronale. Il nome dei Marino è ricordato per la costruzione del fastoso palazzo che oggi è la sede del Comune di Milano. Virginia Marino sposò un nobile spagnolo e diventò madre di Marianna de Leyva che ispirò la celebre monaca di Monza del Manzoni. La Cascina è lungo la direttrice Milano-Monza e nel XVIII secolo fu deciso di trasformarla in un albergo. Divenne così una stazione di cambio per barche e cavalli: all’interno del cortile si può vedere ancora il porticato che ospitava le stalle. In questo periodo ospitò personalità illustri in visita a Milano tra cui Garibaldi e Napoleone. Stendhal, Giacomo Casanova e Carlo Porta anche loro ospiti della Cassina de’ Pomm ne fecero perfino riferimento nelle loro opere. Nella prima metà del XX sono legate alla Cascina memorie e curiosità del territorio. Il piccolo ponte in ferro che scavalca il Naviglio proprio in corrispondenza della Cassina de’ Pomm, viene chiamato “Pont dei Panfiss”, cioè il ponte del pane sicuro. Il motivo di questo nome sta nel fatto che al di là del ponte c’era una fabbrica di candele, la Branca, e gli operai che attraversavano il ponte avevano un lavoro sicuro. Cassina de PommNell’area della Branca oggi c’è il parco pubblico chiamato “Giardino Cassina de Pomm”. Dell’antica fabbrica sono state conservate le mura che delimitano ancora oggi i confini del giardino. Nel parco si trova anche un rifugio a garitta della seconda guerra mondiale. Negli anni ‘50 nella Cassina de’ Pomm c’era un’osteria che a partire dagli anni Settanta quando il naviglio fu coperto divenne un ristorante alla moda popolare fra i politici e VIP dello spettacolo. In quegli anni Milano era la città deIla Mala, ma anche la città di Jannacci, di Ornella Vanoni, del primo Gaber e del mitico Derby. Il ristorante che regalava i famosi piatti del buon ricordo, continuò ad essere frequentatissimo fino alla fine degli anni ‘80. Lo storico Caffè Martesana che ha chiuso lo scorso anno ha continuato la tradizione della Cascina: al suo banco era facile incontrare personaggi dello spettacolo più o meno noti dal regista Maurizio Nichetti a semplici comparse pubblicitarie. Ci sono diversi testimoni pronti a confermare che il protagonista di un famoso spot del tonno insuperabile, si aggirasse in zona sempre vestito da pescatore e con la pipa in bocca, proprio come nella pubblicità che aveva reso famoso il suo volto. Nella zona ci sono diverse case di produzione e questo spiega la presenza del pescatore e anche il fatto che la Cascina è stata la location di diverse pellicole fra cui “Benvenuti al Nord”, “Volere volare” e la serie “Anna e i cinque”. Oggi è il Caffè martesana è diventato una birreria, La Buttiga. Naturalmente ci si aspetta che fra gli avventori del locale ci siamo sempre personaggi famosi all’altezza della storia di queste mura.
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Cassina de' Pomm
194 Via Melchiorre Gioia
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Il fascino della Cassina de’ Pomm dura da secoli: è la più antica Cascina di Milano rimasta intatta. Il suo nome risale al XV secolo quando Francesco Sforza volle lungo il “naviglio piccolo” dei frutteti di mele, i “pomm” appunto. La Cascina era talmente bella che i nobili ci venivano in villeggiatura. Nel Cinquecento la famiglia Marino – De Leyva la ampliò per costruire una villa padronale. Il nome dei Marino è ricordato per la costruzione del fastoso palazzo che oggi è la sede del Comune di Milano. Virginia Marino sposò un nobile spagnolo e diventò madre di Marianna de Leyva che ispirò la celebre monaca di Monza del Manzoni. La Cascina è lungo la direttrice Milano-Monza e nel XVIII secolo fu deciso di trasformarla in un albergo. Divenne così una stazione di cambio per barche e cavalli: all’interno del cortile si può vedere ancora il porticato che ospitava le stalle. In questo periodo ospitò personalità illustri in visita a Milano tra cui Garibaldi e Napoleone. Stendhal, Giacomo Casanova e Carlo Porta anche loro ospiti della Cassina de’ Pomm ne fecero perfino riferimento nelle loro opere. Nella prima metà del XX sono legate alla Cascina memorie e curiosità del territorio. Il piccolo ponte in ferro che scavalca il Naviglio proprio in corrispondenza della Cassina de’ Pomm, viene chiamato “Pont dei Panfiss”, cioè il ponte del pane sicuro. Il motivo di questo nome sta nel fatto che al di là del ponte c’era una fabbrica di candele, la Branca, e gli operai che attraversavano il ponte avevano un lavoro sicuro. Cassina de PommNell’area della Branca oggi c’è il parco pubblico chiamato “Giardino Cassina de Pomm”. Dell’antica fabbrica sono state conservate le mura che delimitano ancora oggi i confini del giardino. Nel parco si trova anche un rifugio a garitta della seconda guerra mondiale. Negli anni ‘50 nella Cassina de’ Pomm c’era un’osteria che a partire dagli anni Settanta quando il naviglio fu coperto divenne un ristorante alla moda popolare fra i politici e VIP dello spettacolo. In quegli anni Milano era la città deIla Mala, ma anche la città di Jannacci, di Ornella Vanoni, del primo Gaber e del mitico Derby. Il ristorante che regalava i famosi piatti del buon ricordo, continuò ad essere frequentatissimo fino alla fine degli anni ‘80. Lo storico Caffè Martesana che ha chiuso lo scorso anno ha continuato la tradizione della Cascina: al suo banco era facile incontrare personaggi dello spettacolo più o meno noti dal regista Maurizio Nichetti a semplici comparse pubblicitarie. Ci sono diversi testimoni pronti a confermare che il protagonista di un famoso spot del tonno insuperabile, si aggirasse in zona sempre vestito da pescatore e con la pipa in bocca, proprio come nella pubblicità che aveva reso famoso il suo volto. Nella zona ci sono diverse case di produzione e questo spiega la presenza del pescatore e anche il fatto che la Cascina è stata la location di diverse pellicole fra cui “Benvenuti al Nord”, “Volere volare” e la serie “Anna e i cinque”. Oggi è il Caffè martesana è diventato una birreria, La Buttiga. Naturalmente ci si aspetta che fra gli avventori del locale ci siamo sempre personaggi famosi all’altezza della storia di queste mura.
L’Anfiteatro della Martesana è uno dei luoghi più caratteristici ed energici del parco lungo l’omonimo naviglio, tra Gorla e Turro. Il parco della Martesana è dove comunità, famiglie, gruppi di amici si ritrovano a passare il proprio tempo libero nel migliore dei modi: all’aperto, nel verde e distanti dalla frenesia cittadina Nel week end soprattutto o nelle sere estive è molto probabile che ci si trovi di fronte a piccoli gruppi di ballerini di danza contemporanea o freestyle hip-hop, così come gruppi di caporaleros peruviani/e o boliviani/e o che si possano ammirare allenamenti di arti marziali e Tai Chi.
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Anfiteatro Martesana
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L’Anfiteatro della Martesana è uno dei luoghi più caratteristici ed energici del parco lungo l’omonimo naviglio, tra Gorla e Turro. Il parco della Martesana è dove comunità, famiglie, gruppi di amici si ritrovano a passare il proprio tempo libero nel migliore dei modi: all’aperto, nel verde e distanti dalla frenesia cittadina Nel week end soprattutto o nelle sere estive è molto probabile che ci si trovi di fronte a piccoli gruppi di ballerini di danza contemporanea o freestyle hip-hop, così come gruppi di caporaleros peruviani/e o boliviani/e o che si possano ammirare allenamenti di arti marziali e Tai Chi.
Quello della Martesana è un quartiere particolarmente attento a tematiche come la sostenibilità ambientale e l’integrazione sociale. Espressione di questi concetti si ritrova in posti come la Cascina Martesana, immersa nel verde dell’omonimo parco, affacciata sul Naviglio Piccolo. Un luogo che si propone come punto d’incontro sia con la parte bar all’ingresso, accessibile a tutti, che attraverso la zona estesa della cascina, accessibile attraverso un tesseramento di 5 o 10 euro a seconda dei servizi compresi. Le attività organizzate per i tesserati spaziano tra musica, teatro, fotografia, fino al benessere del corpo e alla sostenibilità attraverso corsi e laboratori. Insomma, un ambiente rilassato per un aperitivo informale o un panino, sia che scegliate di consumarlo nella prima parte dedicata al bar o all’interno dondolandovi su un’amaca.
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Cascina Martesana
44 Via Luigi Bertelli
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Quello della Martesana è un quartiere particolarmente attento a tematiche come la sostenibilità ambientale e l’integrazione sociale. Espressione di questi concetti si ritrova in posti come la Cascina Martesana, immersa nel verde dell’omonimo parco, affacciata sul Naviglio Piccolo. Un luogo che si propone come punto d’incontro sia con la parte bar all’ingresso, accessibile a tutti, che attraverso la zona estesa della cascina, accessibile attraverso un tesseramento di 5 o 10 euro a seconda dei servizi compresi. Le attività organizzate per i tesserati spaziano tra musica, teatro, fotografia, fino al benessere del corpo e alla sostenibilità attraverso corsi e laboratori. Insomma, un ambiente rilassato per un aperitivo informale o un panino, sia che scegliate di consumarlo nella prima parte dedicata al bar o all’interno dondolandovi su un’amaca.
Tra i temi al centro dell’attenzione e della vita del quartiere spiccano la rigenerazione urbana e la mobilità sostenibile. È da qui che parte, su due ruote, Eastriver. Un progetto avviato con il contributo del Comune di Milano attraverso il bando “Startupper – Imprese in Periferia”, convertendo una ex-carrozzeria in un hub di riferimento per il quartiere. Due sono le anime di Eastriver, quella sportiva e quella sociale, entrambe con il comune obiettivo di promuovere un’azione di cambiamento culturale e di rigenerazione della comunità urbana. L’offerta in tema di sport è particolarmente ampia, sia sul posto che nel territorio circostante grazie alle collaborazioni con diverse associazioni sportive. Da Eastriver troverete anzitutto una ciclofficina e un noleggio bici, oltre cha alla possibilità di partecipare a dei bike tours organizzati. Insomma, tutto quello che vi serve per scoprire la Martesana pedalando. Se invece volete godervi il naviglio da un’altra prospettiva, potete provare il loro corso di canoa in collaborazione con la Canottieri San Cristoforo. All’interno della struttura invece vengono organizzati svariati corsi per il benessere del corpo come l’Ashtanga Yoga e pilates.
Eastriver
22 Via Jean Jaurès
Tra i temi al centro dell’attenzione e della vita del quartiere spiccano la rigenerazione urbana e la mobilità sostenibile. È da qui che parte, su due ruote, Eastriver. Un progetto avviato con il contributo del Comune di Milano attraverso il bando “Startupper – Imprese in Periferia”, convertendo una ex-carrozzeria in un hub di riferimento per il quartiere. Due sono le anime di Eastriver, quella sportiva e quella sociale, entrambe con il comune obiettivo di promuovere un’azione di cambiamento culturale e di rigenerazione della comunità urbana. L’offerta in tema di sport è particolarmente ampia, sia sul posto che nel territorio circostante grazie alle collaborazioni con diverse associazioni sportive. Da Eastriver troverete anzitutto una ciclofficina e un noleggio bici, oltre cha alla possibilità di partecipare a dei bike tours organizzati. Insomma, tutto quello che vi serve per scoprire la Martesana pedalando. Se invece volete godervi il naviglio da un’altra prospettiva, potete provare il loro corso di canoa in collaborazione con la Canottieri San Cristoforo. All’interno della struttura invece vengono organizzati svariati corsi per il benessere del corpo come l’Ashtanga Yoga e pilates.
ENG Villa Mirabello (which can be visited on request) is the undisputed protagonist of the district: once located in the countryside just outside Milan, it is the classic example of a 15th century farmhouse where the Milanese nobles used to retire to escape the torrid days of the city center. Bricks on view, frescoes, a splendid courtyard, and a small chapel are the elements that characterize it; in the course of history it has hosted illustrious figures including Ludovico il Moro and today it is home to a non-profit organization dedicated to the blind people. ITA È la protagonista indiscussa del quartiere. Villa Mirabello, una volta collocata nella campagna alle porte di Milano, è il classico esempio di cascina suburbana quattrocentesca in cui i nobili milanesi usavano ritirarsi per fuggire alle torride giornate del centro città. Mattoni a vista, affreschi, uno splendido cortile e una piccola cappella sono gli elementi che la contraddistinguono. Nel corso della storia ha ospitato personaggi illustri tra cui Ludovico il Moro e oggi è sede di una Onlus dedicata ai non vedenti.
Villa Mirabello
6 Via Villa Mirabello
ENG Villa Mirabello (which can be visited on request) is the undisputed protagonist of the district: once located in the countryside just outside Milan, it is the classic example of a 15th century farmhouse where the Milanese nobles used to retire to escape the torrid days of the city center. Bricks on view, frescoes, a splendid courtyard, and a small chapel are the elements that characterize it; in the course of history it has hosted illustrious figures including Ludovico il Moro and today it is home to a non-profit organization dedicated to the blind people. ITA È la protagonista indiscussa del quartiere. Villa Mirabello, una volta collocata nella campagna alle porte di Milano, è il classico esempio di cascina suburbana quattrocentesca in cui i nobili milanesi usavano ritirarsi per fuggire alle torride giornate del centro città. Mattoni a vista, affreschi, uno splendido cortile e una piccola cappella sono gli elementi che la contraddistinguono. Nel corso della storia ha ospitato personaggi illustri tra cui Ludovico il Moro e oggi è sede di una Onlus dedicata ai non vedenti.
ENG: The igloo houses, also called pumpkin houses, are hidden among the two-storey Art Nouveau buildings, residential buildings and large green spaces in Via Lepanto. Built by the engineer Mario Cavallè in 1946, these are small houses, still inhabited today, of about 50 square meters spread over two levels. The heritage that inspired Cavallè was undoubtedly that of the United States, where the architecture of circular houses proliferated precisely in those years. To the same engineer we also owe the mushroom houses which, however, were demolished in the 1960s and of which only a few photographs remain. ITA: Tra le palazzine liberty a due piani, edifici residenziali e ampi spazi verdi si nascondono in Via Lepanto le case igloo, chiamate anche case zucca, vero gioiellino del quartiere. Realizzate dall’ingegnere Mario Cavallè nel 1946, si tratta di piccole casette, ancora oggi abitate, di circa 50 mq sviluppate su due livelli. Il retaggio a cui Cavallè si ispirò fu senza dubbio quello degli Stati Uniti, in cui proprio in quegli anni proliferava l’architettura delle case circolari. Allo stesso ingegnere si devono anche le case fungo che, però, furono demolite negli anni Sessanta e di cui ci rimane solo qualche fotografia.
Case a Igloo
Via Lepanto
ENG: The igloo houses, also called pumpkin houses, are hidden among the two-storey Art Nouveau buildings, residential buildings and large green spaces in Via Lepanto. Built by the engineer Mario Cavallè in 1946, these are small houses, still inhabited today, of about 50 square meters spread over two levels. The heritage that inspired Cavallè was undoubtedly that of the United States, where the architecture of circular houses proliferated precisely in those years. To the same engineer we also owe the mushroom houses which, however, were demolished in the 1960s and of which only a few photographs remain. ITA: Tra le palazzine liberty a due piani, edifici residenziali e ampi spazi verdi si nascondono in Via Lepanto le case igloo, chiamate anche case zucca, vero gioiellino del quartiere. Realizzate dall’ingegnere Mario Cavallè nel 1946, si tratta di piccole casette, ancora oggi abitate, di circa 50 mq sviluppate su due livelli. Il retaggio a cui Cavallè si ispirò fu senza dubbio quello degli Stati Uniti, in cui proprio in quegli anni proliferava l’architettura delle case circolari. Allo stesso ingegnere si devono anche le case fungo che, però, furono demolite negli anni Sessanta e di cui ci rimane solo qualche fotografia.

Offerta gastronomica

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La Buttiga Beer Room Martesana
194 Via Melchiorre Gioia
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La prima imperdibile fermata della nostra passeggiata "in Martesana" è sicuramente TRANVAI. Si incontra attraversando il “Giardino Cassina de’ Pomm”: un tram storico del 1928 trasformato in un bar dove si possono gustare aperitivi ma anche ottimi hamburger o la classica michetta milanese.
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TRANVAI
63 Via Gianfranco Zuretti
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La prima imperdibile fermata della nostra passeggiata "in Martesana" è sicuramente TRANVAI. Si incontra attraversando il “Giardino Cassina de’ Pomm”: un tram storico del 1928 trasformato in un bar dove si possono gustare aperitivi ma anche ottimi hamburger o la classica michetta milanese.
La Tipografia Alimentare, TipA, è un bistrot, anzi un Food Hub, nel cuore di Gorla con affaccio sul Naviglio Martesana. Nato come luogo dove scoprire e degustare prodotti naturali di nicchia e di qualità con amici, per lavoro, per un momento di relax durante la colazione, il pranzo e l’aperitivo. Diventato durante il lockdown bottega digitale che consegnava nel quartiere, ed in tutta la città, vino e birra di produttori scelti. Oggi è punto di ritrovo, con tavolini, lungo la Martesana ed adatto ad ogni momento della giornata. Per la colazione sono perfette le brioches, ma soprattutto le torte home made gustosissime e dai sapori particolari. Il caffè infine è veramente veramente buono.
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Tipografia Alimentare
1 Via Dolomiti
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La Tipografia Alimentare, TipA, è un bistrot, anzi un Food Hub, nel cuore di Gorla con affaccio sul Naviglio Martesana. Nato come luogo dove scoprire e degustare prodotti naturali di nicchia e di qualità con amici, per lavoro, per un momento di relax durante la colazione, il pranzo e l’aperitivo. Diventato durante il lockdown bottega digitale che consegnava nel quartiere, ed in tutta la città, vino e birra di produttori scelti. Oggi è punto di ritrovo, con tavolini, lungo la Martesana ed adatto ad ogni momento della giornata. Per la colazione sono perfette le brioches, ma soprattutto le torte home made gustosissime e dai sapori particolari. Il caffè infine è veramente veramente buono.
Un ristorante con braceria, arredamento retrò, un piccolo cortile con luci sospese, tovaglie a quadri, il tutto condito da un’atmosfera che infonde calore. Tutto questo merita una piccola deviazione, rispetto alla traiettoria che traccia la Martesana, verso una piccola vietta di Gorla. Acquacheta è un ristorante che propone una cucina stagionale dalle forti influenze toscane. Cortesia del personale e qualità delle materie prime sono anzitutto le specialità della casa. Per gli amanti della carne, i diversi tagli proposti per la cottura alla brace tra cui sbizzarrirsi sono un’ottima scelta. Per chi invece preferisce i primi, da non perdere sono i pici fatti in casa, conditi in maniera diversa a seconda degli ingredienti di stagione. Ideale sia per pranzo che per una cena in un posto raccolto, che regala una coccola di sapori diretti e autentici.
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Acquacheta
2 Via Erodoto
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Un ristorante con braceria, arredamento retrò, un piccolo cortile con luci sospese, tovaglie a quadri, il tutto condito da un’atmosfera che infonde calore. Tutto questo merita una piccola deviazione, rispetto alla traiettoria che traccia la Martesana, verso una piccola vietta di Gorla. Acquacheta è un ristorante che propone una cucina stagionale dalle forti influenze toscane. Cortesia del personale e qualità delle materie prime sono anzitutto le specialità della casa. Per gli amanti della carne, i diversi tagli proposti per la cottura alla brace tra cui sbizzarrirsi sono un’ottima scelta. Per chi invece preferisce i primi, da non perdere sono i pici fatti in casa, conditi in maniera diversa a seconda degli ingredienti di stagione. Ideale sia per pranzo che per una cena in un posto raccolto, che regala una coccola di sapori diretti e autentici.
ENG: It is one of the top restaurants in all of Milan. At the beginning of the sixties I offered Romagna cuisine and it was only frequented by passing truck drivers. With the increase in requests for fish dishes from customers, the Vecchia Riccione changed its name to A’Riccione, transforming itself into a luxury fish restaurant. It thus became the first restaurant to serve fresh fish in Milan. ITA: È uno dei ristoranti stra top di tutta Milano. All’inizio degli anni Sessanta proponevo una cucina romagnola ed era frequentato solamente da camionisti di passaggio. Con l’aumento delle richieste di piatti di pesce da parte dei clienti, la Vecchia Riccione cambiò il nome in A’Riccione trasformandosi in un ristorante di pesce di lusso. Divenne così come il primo ristorante a servire pesce fresco a Milano.
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A'Riccione
70 Via Torquato Taramelli
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ENG: It is one of the top restaurants in all of Milan. At the beginning of the sixties I offered Romagna cuisine and it was only frequented by passing truck drivers. With the increase in requests for fish dishes from customers, the Vecchia Riccione changed its name to A’Riccione, transforming itself into a luxury fish restaurant. It thus became the first restaurant to serve fresh fish in Milan. ITA: È uno dei ristoranti stra top di tutta Milano. All’inizio degli anni Sessanta proponevo una cucina romagnola ed era frequentato solamente da camionisti di passaggio. Con l’aumento delle richieste di piatti di pesce da parte dei clienti, la Vecchia Riccione cambiò il nome in A’Riccione trasformandosi in un ristorante di pesce di lusso. Divenne così come il primo ristorante a servire pesce fresco a Milano.
ENG: Pasticceria Martesana, among the best in the sector at national and world level, has now become the point of reference for the whole of Milan, especially during the holidays. Founded in 1966, the pastry shop has always worked on the pursuit of taste and aesthetics, so much so that the wide selection of desserts on display is enticing at the very sight. ITA: La Pasticceria Martesana, tra le migliori del settore a livello nazionale e mondiale, è ormai diventata il punto di riferimento per tutta Milano soprattutto durante le festività. Fondata nel 1966, la pasticceria ha da sempre lavorato sulla ricerca del gusto e dell’estetica tanto che l’ampia scelta di dolci esposti ingolosisce alla sola vista.
50 personas locales recomiendan
Pasticceria Martesana Milano Cagliero
14 Via Giovanni Cagliero
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ENG: Pasticceria Martesana, among the best in the sector at national and world level, has now become the point of reference for the whole of Milan, especially during the holidays. Founded in 1966, the pastry shop has always worked on the pursuit of taste and aesthetics, so much so that the wide selection of desserts on display is enticing at the very sight. ITA: La Pasticceria Martesana, tra le migliori del settore a livello nazionale e mondiale, è ormai diventata il punto di riferimento per tutta Milano soprattutto durante le festività. Fondata nel 1966, la pasticceria ha da sempre lavorato sulla ricerca del gusto e dell’estetica tanto che l’ampia scelta di dolci esposti ingolosisce alla sola vista.
ENG: Pretty tavern located in the characteristic "old Milan" style with access from the internal courtyard, quiet and peaceful. ITA: Graziosa osteria sita in caratteristico stile "vecchia Milano” con accesso dal cortile interno, silenzioso e tranquillo.
Antica Osteria del Progresso -- bocciofila 1850
22 Via del Progresso
ENG: Pretty tavern located in the characteristic "old Milan" style with access from the internal courtyard, quiet and peaceful. ITA: Graziosa osteria sita in caratteristico stile "vecchia Milano” con accesso dal cortile interno, silenzioso e tranquillo.
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Mercato Centrale Milano
2 Via Giovanni Battista Sammartini
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Consejos para la ciudad

Cómo moverse

Il percorso sul naviglio Martesana

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