La guida di Nicolo'

Nicolo'
La guida di Nicolo'

Visite turistiche

Un MUST per chi si trova in zona, nel parco della Cascata troverete sentieri accessibili a tutti per ammirare questa meraviglia della natura. La cascata è aperta ad orari prestabiliti quindi consigliamo la visita del sito https://www.cascatadellemarmore.info/ per recuperare tutte le informazioni circa orari di apertura e biglietti.
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Marmore Falls
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Un MUST per chi si trova in zona, nel parco della Cascata troverete sentieri accessibili a tutti per ammirare questa meraviglia della natura. La cascata è aperta ad orari prestabiliti quindi consigliamo la visita del sito https://www.cascatadellemarmore.info/ per recuperare tutte le informazioni circa orari di apertura e biglietti.
Bellissimo sito archeologico con rirovamenti di epoca romana, la cittadina di Carsulae si trovava sull'antica Via Flaminia, che collegava Roma con la la romagna.
Carsulae - Centro visite "Umberto Ciotti" e biglietteria
21 Via Carsulae
Bellissimo sito archeologico con rirovamenti di epoca romana, la cittadina di Carsulae si trovava sull'antica Via Flaminia, che collegava Roma con la la romagna.
A meno di 80Km da Terni, in un ora di macchia si raggiunge Civita di Bangoregio - la città che muore. Antico borgo arroccato su di una collina di tufo, circondata dalla splendita valle dei Calanchi, Civita è un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Vale la visita.
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Civita di Bagnoregio
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A meno di 80Km da Terni, in un ora di macchia si raggiunge Civita di Bangoregio - la città che muore. Antico borgo arroccato su di una collina di tufo, circondata dalla splendita valle dei Calanchi, Civita è un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato. Vale la visita.
Luogo "ideale" progettato dall'arichitetto Tommaso Buzzi, la Scarzuola ricorda i luoghi tolkeniani di gran burrone e delle città degli elfi. Obbligatoria la prenotazione, si rova a 90Km da Terni, nel comune di Montegabbione e si raggiunge in circa un'ora e mezza. Consgliato per chi visita anche Orvieto.
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La Scarzuola
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Luogo "ideale" progettato dall'arichitetto Tommaso Buzzi, la Scarzuola ricorda i luoghi tolkeniani di gran burrone e delle città degli elfi. Obbligatoria la prenotazione, si rova a 90Km da Terni, nel comune di Montegabbione e si raggiunge in circa un'ora e mezza. Consgliato per chi visita anche Orvieto.
Dal momento della sua scoperta questo luogo è divenuto famoso per la collezione dei corpi mummificati tanto da suscitare l'interesse di numerosi studiosi e di moltissimi visitatori. La cripta della chiesa di Santo stefano, nel comunei di Ferentillo (in Valnerina) ospita corpi perfettamente mummificati riesumati a seguito dell'editto napoleonico del 1871.
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Crypt - Museum of the Mummies
Via della Torre
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Dal momento della sua scoperta questo luogo è divenuto famoso per la collezione dei corpi mummificati tanto da suscitare l'interesse di numerosi studiosi e di moltissimi visitatori. La cripta della chiesa di Santo stefano, nel comunei di Ferentillo (in Valnerina) ospita corpi perfettamente mummificati riesumati a seguito dell'editto napoleonico del 1871.
All'interno della Chiesa Abbaziale si possono ammirare opere d'arte di varie epoche come i sei sacofagi romani di III/IV sec. e i materiali di reimpiego romani, longobardi e carolingi con cui era costruito l'originario edificio. Di inestimabile valore è il Paliotto d'altare longobardo detto di “Ursus Magester” e il ciclo di affreschi Romanico della metà del XII sec. presente nella navata con storie dell'Antico e Nuovo Testamento (completamente restaurato e studiato dall' Istituto Centrale del Restauro nei primi anni 90). Nei pressi dell'Abbazia si possono osservare ancora oggi le grotte dove gli eremiti vissero prima dell'edificazione del monastero.
Chiesa dell'Abbazia di San Pietro in Valle
Via dell'Abbazia
All'interno della Chiesa Abbaziale si possono ammirare opere d'arte di varie epoche come i sei sacofagi romani di III/IV sec. e i materiali di reimpiego romani, longobardi e carolingi con cui era costruito l'originario edificio. Di inestimabile valore è il Paliotto d'altare longobardo detto di “Ursus Magester” e il ciclo di affreschi Romanico della metà del XII sec. presente nella navata con storie dell'Antico e Nuovo Testamento (completamente restaurato e studiato dall' Istituto Centrale del Restauro nei primi anni 90). Nei pressi dell'Abbazia si possono osservare ancora oggi le grotte dove gli eremiti vissero prima dell'edificazione del monastero.
Da maggio, mese dei risveglio, a metà luglio 2022 si assiste alla fioritura dell'altopiano. Non c'è una data precisa e un periodo di massima fioritura, tutto dipende dalla situazione climatica. L'altopiano alle pendici del Monte Vettore, si trasforma in una tavolozza di colori la natura regala uno spettacolo meraviglioso, conosciuto come la Fiorita. Evitate il weekend, non riuscireste a godervi lo spettacolo! In questo angolo di paradiso dell'Umbria, che ancora fa i conti con i danni del sisma, potrete ammirare la fioritura di lenticchie, papaveri, genzianelle, narcisi, violette, asfodeli, trifogli e tanto altro ancora.
Piana di Castelluccio
Da maggio, mese dei risveglio, a metà luglio 2022 si assiste alla fioritura dell'altopiano. Non c'è una data precisa e un periodo di massima fioritura, tutto dipende dalla situazione climatica. L'altopiano alle pendici del Monte Vettore, si trasforma in una tavolozza di colori la natura regala uno spettacolo meraviglioso, conosciuto come la Fiorita. Evitate il weekend, non riuscireste a godervi lo spettacolo! In questo angolo di paradiso dell'Umbria, che ancora fa i conti con i danni del sisma, potrete ammirare la fioritura di lenticchie, papaveri, genzianelle, narcisi, violette, asfodeli, trifogli e tanto altro ancora.
Narni sotterranea è un complesso di ipogei riscoperti a partire dal 1977, costituiti per la maggior parte da cisterne per l'acqua e da locali adibiti a differenti usi, sia dalla popolazione che dagli ordini monastici. Parte di essi sono oggi aperti al pubblico.
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Narni Sotterranea
12 Via S. Bernardo
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Narni sotterranea è un complesso di ipogei riscoperti a partire dal 1977, costituiti per la maggior parte da cisterne per l'acqua e da locali adibiti a differenti usi, sia dalla popolazione che dagli ordini monastici. Parte di essi sono oggi aperti al pubblico.
Acque blu e verde cristallino dove nuotare e prendere il sole ai piedi di una stretta valle fluviale. Antico porto commerciale sul fiume dove i romani costruivano imbarcazioni, oggi è diventato luogo dove la popolazione fugge dalla calura estiva (acqua molto fresca)
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The Mole Di Narni
Via dello Stabilimento
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Acque blu e verde cristallino dove nuotare e prendere il sole ai piedi di una stretta valle fluviale. Antico porto commerciale sul fiume dove i romani costruivano imbarcazioni, oggi è diventato luogo dove la popolazione fugge dalla calura estiva (acqua molto fresca)
Il poetico parco naturalistico delle Fonti del Clitunno si estende su una superficie di quasi 10.000 mq lungo la via Flaminia fra Spoleto e Foligno, nel comune di Campello sul Clitunno. In origine le acque erano tanto abbondanti da confluire in un grande fiume che gli antichi Romani navigavano per raggiungere la Capitale dell'impero. Le Fonti del Clitunno sono alimentate da sorgenti sotterranee che sgorgano naturalmente da fenditure nella roccia. Le loro acque alimentano il laghetto del Parco, che si colora magicamente dei riflessi della natura circostante, la cui vista genera negli animi dei visitatori beatitudine e serenità.
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Fonti del Clitunno
7 Via Flaminia
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Il poetico parco naturalistico delle Fonti del Clitunno si estende su una superficie di quasi 10.000 mq lungo la via Flaminia fra Spoleto e Foligno, nel comune di Campello sul Clitunno. In origine le acque erano tanto abbondanti da confluire in un grande fiume che gli antichi Romani navigavano per raggiungere la Capitale dell'impero. Le Fonti del Clitunno sono alimentate da sorgenti sotterranee che sgorgano naturalmente da fenditure nella roccia. Le loro acque alimentano il laghetto del Parco, che si colora magicamente dei riflessi della natura circostante, la cui vista genera negli animi dei visitatori beatitudine e serenità.
Il LAGO di PIEDILUCO ti rimane nel cuore dopo che lo hai visto. Gli scorci che si palesano prima di entrare nel paese già ne svelano la bellezza. Il borgo, raccolto ai piedi del monte Luco, si affaccia sul lago, il suo lago. Tra i due c’è un legame stretto ed antichissimo. Sulla sommità del monte Luco si erge la possente Rocca che nel Medioevo presidiava il territorio. Ora impone la sua presenza. Passeggiando nel borgo, si scorgono deliziosi scorci dei vicoletti su cui sono addossate le case e si incontrano graziose piazzette da cui ammirare un bel panorama. La Chiesa di SAN FRANCESCO prospetta sulla strada dalla sua posizione sopraelevata.
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Lago di Piediluco
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Il LAGO di PIEDILUCO ti rimane nel cuore dopo che lo hai visto. Gli scorci che si palesano prima di entrare nel paese già ne svelano la bellezza. Il borgo, raccolto ai piedi del monte Luco, si affaccia sul lago, il suo lago. Tra i due c’è un legame stretto ed antichissimo. Sulla sommità del monte Luco si erge la possente Rocca che nel Medioevo presidiava il territorio. Ora impone la sua presenza. Passeggiando nel borgo, si scorgono deliziosi scorci dei vicoletti su cui sono addossate le case e si incontrano graziose piazzette da cui ammirare un bel panorama. La Chiesa di SAN FRANCESCO prospetta sulla strada dalla sua posizione sopraelevata.
La costruzione attuale risale ai primi del XVI secolo, ma all’interno dell’edificio sono state rinvenute parti della struttura medievale.Nei secoli successivi fu abbellita e dagli inizi del XVII secolo completamente ristrutturata. Una scala conduce alla Cripta dove sono conservati i resti dei santi Procolo, Efebo e Apollonio e al museo dove sono sistemati reperti rinvenuti negli scavi. Al centro del coro della Basilica si trova il pozzo di San Valentino dove vengono raccolte le lettere con messaggi d’amore provenienti da tutto il mondo.
Basilica di San Valentino
12 Viale Papa Zaccaria
La costruzione attuale risale ai primi del XVI secolo, ma all’interno dell’edificio sono state rinvenute parti della struttura medievale.Nei secoli successivi fu abbellita e dagli inizi del XVII secolo completamente ristrutturata. Una scala conduce alla Cripta dove sono conservati i resti dei santi Procolo, Efebo e Apollonio e al museo dove sono sistemati reperti rinvenuti negli scavi. Al centro del coro della Basilica si trova il pozzo di San Valentino dove vengono raccolte le lettere con messaggi d’amore provenienti da tutto il mondo.
La chiesa di San Salvatore si trova nei pressi di Palazzo Spada sede del Comune di Terni, ed è citata per la prima volta in un documento del 1047 tra le proprietà dell'Abbazia di Farfa come "cella Sancti Salvatoris in civitate". L'edificio è composto da due diversi volumi che si intersecano.
Chiesa di San Salvatore
Largo San Salvatore
La chiesa di San Salvatore si trova nei pressi di Palazzo Spada sede del Comune di Terni, ed è citata per la prima volta in un documento del 1047 tra le proprietà dell'Abbazia di Farfa come "cella Sancti Salvatoris in civitate". L'edificio è composto da due diversi volumi che si intersecano.
Nel cuore verde dell’Umbria, tra i canneti e l’incantevole ninfea bianca, si stende il lago Trasimeno, un vero e proprio paradiso naturale in cui si affollano anatre selvatiche, cormorani, il nibbio, il martin pescatore. A fare da cornice, al di là del declivio pianeggiante, dolci colline con boschi che si alternano a campi di girasole e di mais, vigneti e distese di olivi. Qui l’agricoltura è molto praticata e in maniera tradizionale. Diversi sono i comuni del Trasimeno: alcuni si affacciano direttamente sul lago, altri distano poco ma risentono del fascino e dell’attrattiva di questo specchio d’acqua.
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Lago Trasimeno
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Nel cuore verde dell’Umbria, tra i canneti e l’incantevole ninfea bianca, si stende il lago Trasimeno, un vero e proprio paradiso naturale in cui si affollano anatre selvatiche, cormorani, il nibbio, il martin pescatore. A fare da cornice, al di là del declivio pianeggiante, dolci colline con boschi che si alternano a campi di girasole e di mais, vigneti e distese di olivi. Qui l’agricoltura è molto praticata e in maniera tradizionale. Diversi sono i comuni del Trasimeno: alcuni si affacciano direttamente sul lago, altri distano poco ma risentono del fascino e dell’attrattiva di questo specchio d’acqua.

Informazioni sulla città/località

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Orvieto
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594 personas locales recomiendan
Assisi
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462 personas locales recomiendan
Perugia
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192 personas locales recomiendan
Todi
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82 personas locales recomiendan
Narni
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230 personas locales recomiendan
Gubbio
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Nell’area della montagna folignate, lungo la strada statale 319 sellanese, a oltre 600 metri di altitudine, si trova Rasiglia, un luogo perso nel tempo. La sua ragione d’essere è l’acqua. Dalla fragorosa sorgente di Capovena sembra scaturire tutto l’abitato che si dispiega, secondo la disposizione naturale, ad anfiteatro e sorge come borgo necessario alla rocca che, ancora forte del suo antico ruolo, sovrasta con l’alta mole le molte case, strette tra loro in una solidale vicinanza. Un molino, una gualchiera, alcune case nel borgo erano di proprietà dei Trinci che, sfruttando la preziosa presenza dell’acqua, avevano dato vita a quelle attività che per secoli hanno poi garantito la vita di tutta la comunità. A Rasiglia, dovunque, ogni percorso è scandito dall’acqua. Il borgo attira ormai tanti turisti che il comune ha dovuto creare in emergenza nuovi parcheggi e servizi igienici. L'impegno dei 50 residenti per fare rinascere la "piccola Venezia dell'Umbria" dopo i crolli del terremoto del 1997 ha vinto la sfida: i tanti commenti entusiasti sui siti specializzati hanno addirittura spinto il Comune a fare un'ordinanza per disciplinare il traffico in una zona dove, fino a pochi mesi prima, di macchine se ne vedevano passare davvero poche. Potenza del passaparola su web e Rasiglia è diventata una star dei siti di viaggio, per i ruscelli che passano vicino alle case, il verde e la tipica struttura del borgo medievale. Difficile trovare in rete un commento che non ne magnifichi l'atmosfera, così la località è comparsa anche sul sito de la Repubblica, oltre che in numerosi articoli sulla stampa ed in tanti blog di viaggiatori.
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Rasiglia
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Nell’area della montagna folignate, lungo la strada statale 319 sellanese, a oltre 600 metri di altitudine, si trova Rasiglia, un luogo perso nel tempo. La sua ragione d’essere è l’acqua. Dalla fragorosa sorgente di Capovena sembra scaturire tutto l’abitato che si dispiega, secondo la disposizione naturale, ad anfiteatro e sorge come borgo necessario alla rocca che, ancora forte del suo antico ruolo, sovrasta con l’alta mole le molte case, strette tra loro in una solidale vicinanza. Un molino, una gualchiera, alcune case nel borgo erano di proprietà dei Trinci che, sfruttando la preziosa presenza dell’acqua, avevano dato vita a quelle attività che per secoli hanno poi garantito la vita di tutta la comunità. A Rasiglia, dovunque, ogni percorso è scandito dall’acqua. Il borgo attira ormai tanti turisti che il comune ha dovuto creare in emergenza nuovi parcheggi e servizi igienici. L'impegno dei 50 residenti per fare rinascere la "piccola Venezia dell'Umbria" dopo i crolli del terremoto del 1997 ha vinto la sfida: i tanti commenti entusiasti sui siti specializzati hanno addirittura spinto il Comune a fare un'ordinanza per disciplinare il traffico in una zona dove, fino a pochi mesi prima, di macchine se ne vedevano passare davvero poche. Potenza del passaparola su web e Rasiglia è diventata una star dei siti di viaggio, per i ruscelli che passano vicino alle case, il verde e la tipica struttura del borgo medievale. Difficile trovare in rete un commento che non ne magnifichi l'atmosfera, così la località è comparsa anche sul sito de la Repubblica, oltre che in numerosi articoli sulla stampa ed in tanti blog di viaggiatori.
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Spello
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Ebrezza e Santità. Montefalco è Città del Vino e Città dell’Olio. Per valorizzare il celebre rosso, è stato istituito un percorso enogastronomico e culturale chiamato “La strada del Sagrantino” che si snoda lungo cinque borghi che risplendono di arte, sapori e profumi unici: Montefalco, Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, e Castel Ritaldi. www.stradadelsagrantino.it
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Montefalco
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Ebrezza e Santità. Montefalco è Città del Vino e Città dell’Olio. Per valorizzare il celebre rosso, è stato istituito un percorso enogastronomico e culturale chiamato “La strada del Sagrantino” che si snoda lungo cinque borghi che risplendono di arte, sapori e profumi unici: Montefalco, Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, e Castel Ritaldi. www.stradadelsagrantino.it